Scuole ancora chiuse per i termosifoni guasti

In molte province, soprattutto di Puglia e Abruzzo, le scuole sono rimaste chiuse a causa della neve, ma dove le lezioni sono riprese regolarmente il freddo ha fatto tremare i ragazzi. Spesso i riscaldamenti non funzionano come dovrebbero — scrive il quotidiano Leggo — e in molte classi le temperature sono inaccettabili. La situazione rischia di avere code nei tribunali. A Roma il Codacons ha già annunciato che presenterà un esposto in Procura chiedendo di indagare per il reato di interruzione di pubblico servizio e chiede al sindaco Virginia Raggi di risarcire le famiglie per i disagi e i danni subiti in conseguenza delle scuole fredde. Nella capitale, in diversi istituti superiori (Galilei, Giulio Cesare, Tasso, Righi) molti ragazzi non sono entrati a causa delle temperature glaciali o di problemi con le condutture idriche. Al Pascal di Pomezia gli studenti si sono portati una stufetta da casa. L’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha inviato una circolare agli istituti chiedendo di segnalare in maniera “urgente” i guasti negli impianti di riscaldamento per fare una sorta di censimento.

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